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venerdì 11 giugno 2010

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[L'Attimo Fuggente] Il Modo in cui Cercare

venerdì 11 giugno 2010
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Se, come abbiamo visto in precedenza, il luogo migliore in cui cercare la pienezza dell’esistenza è la Verità, qual è il modo migliore per cercare ?
Senza dubbio, a mio avviso, il silenzio.
Nell’epoca più chiassosa della storia dell’umanità, la difficoltà più grande che incontriamo è quella di stare in silenzio; tra stereo a casa, radio in macchina, i-pod e lettori con cuffie sui mezzi pubblici, televisione e internet, senza contare l’inquinamento acustico presente nei rumori che ci circondano, è davvero impossibile fare silenzio, sia fuori che dentro noi stessi.
Come si può essere attenti a cogliere l’attimo quando si è pieni zeppi di distrazioni di ogni tipo ? Come si può soffermarsi se si è sempre di corsa ?
È come quando cercate di parlare con qualcuno in discoteca, quante volte vi è successo? La musica è altissima, un vostro amico vi sta parlando e voi capite il 15% di quello che vuole dirvi ed anche male.
Pensate ad una vita intera passata tra i frastuoni del mondo, come potrete ascoltare ogni attimo che vi parla senza alcun silenzio ?
Il silenzio è necessario, è basilare, è predisposizione all’ascolto, e l’ascolto è il primo passo verso la comprensione di qualsiasi aspetto della vita. Chi non ascolta, è sordo. Chi è sordo, ha un handicap. Gli manca un pezzo per cogliere una parte dell’esistenza.
Non si può camminare nel nostro viaggio senza ascoltare, senza prestare la massima attenzione, senza fare silenzio.
Oggi tutti sono disposti a parlare, in ogni ambito c’è sempre molta gente pronta a dire la sua, ma quanti sono disposti a tacere per mettersi in ascolto ? Possibile che siamo tutti sapienti e che non vi sia qualcuno che ritenga di dover imparare ?
Sta scritto:

Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tiene chiuse le labbra, per intelligente.
("Proverbi"- cap. 17 - versetto 27)

Fare silenzio significa accettare di non sapere tutto, significa accettare la propria ignoranza, significa pensare che potrebbe esserci qualcosa da imparare, da cogliere. Solo chi sa di essere ignorante, impara. Solo chi riconosce nel suo cuore di essere mancante, può cercare e trovare la parte che gli manca. Chi pensa di sapere tutto, non ha nulla da imparare; l’animo del sapiente non potrà stare in silenzio, intento ad elargire perle di saggezza difficilmente conoscerà la via del silenzio, che è via maestra verso la vera sapienza.
Per ascoltare e gustare una poesia, serve religioso silenzio.
Quanto più per ascoltare la poesia che la vita vuole raccontarci!
Per contemplare, per assaporare, per cogliere il bersaglio, per entrare nella verità delle cose, è fondamentale lasciarsi riempire dentro dal silenzio, per poter ascoltare tutte le melodie meravigliose, i messaggi nascosti tra le righe della vita e poter infine proseguire verso quella tanto ambita pienezza di vita.

Abbiamo bisogno di trovare Dio,
ma non possiamo di certo trovarLo
nel rumore e nell'inquietudine.
Dio è amico del silenzio.
Osservate come la natura
- gli alberi, i fiori, e l'erba -
cresce in silenzio.
Osservate le stelle, la luna e il sole,
come si muovono in silenzio.
Più riceviamo in silenziosa preghiera,
più riusciamo a dare
con le nostre azioni.
(Cit. MADRE TERESA DI CALCUTTA)

(Aldo Li Volsi)



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