Un amante abbandonato per un altro uomo.
Una vendetta elaborata nei minimi dettagli e costruita sull’esercizio della manipolazione.
Un epilogo tragico dove tutti escono sconfitti, incluso l’amante tradito che fallisce nel progetto di ricondurre a sé la donna amata.
Sono questi gli elementi intorno ai quali ruota la trama di “Colpo d’occhio”, film di qualche anno fa.
Protagonisti Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini, che firma anche la regia.
La vicenda si svolge a Roma. Pietro Lulli (Sergio Rubini) è un critico d’arte di fama mondiale. Sposato, ha una relazione extraconiugale con Gloria (Vittoria Puccini), molto più giovane di lui e sua allieva.
Ad una esposizione di artisti emergenti a cui la coppia è stata invitata Gloria conosce lo scultore Adrian Scala (Riccardo Scamarcio).
Tra i due è subito attrazione.
Una vendetta elaborata nei minimi dettagli e costruita sull’esercizio della manipolazione.
Un epilogo tragico dove tutti escono sconfitti, incluso l’amante tradito che fallisce nel progetto di ricondurre a sé la donna amata.
Sono questi gli elementi intorno ai quali ruota la trama di “Colpo d’occhio”, film di qualche anno fa.
Protagonisti Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini, che firma anche la regia.
La vicenda si svolge a Roma. Pietro Lulli (Sergio Rubini) è un critico d’arte di fama mondiale. Sposato, ha una relazione extraconiugale con Gloria (Vittoria Puccini), molto più giovane di lui e sua allieva.
Ad una esposizione di artisti emergenti a cui la coppia è stata invitata Gloria conosce lo scultore Adrian Scala (Riccardo Scamarcio).
Tra i due è subito attrazione.
“Colpo d’occhio” è un film che mette a nudo le debolezze umane nelle sue diverse forme.
C’è l’ambizione che trasforma Adrian da artista sensibile ed estroso a uomo senza scrupoli, pronto a barattare l’amicizia, l’amore per il suo quarto d’ora di celebrità.
C’è l’orgoglio di uomo tradito di Lulli e l’incapacità di rassegnazione che lo induce ad ordire un piano degno di un film giallo.
C’è il dolore di Gloria per la mancata maternità e per la sua impotenza di fronte al cambiamento in atto in Adrian.
E soprattutto c’è la manipolazione di Lulli che manovra i due giovani amanti come un burattinaio esperto, facendogli fare esattamente ciò che vuole e prevedendo ogni loro possibile reazione.
È proprio vero che le forti passioni possono talvolta condurre un uomo alla violenza e persino alla follia.
Se ti è piaciuto l'articolo, ISCRIVITI AL FEED per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui! |
0 commenti:
Posta un commento