Ultimi Articoli

venerdì 21 maggio 2010

0

[L'Attimo Fuggente] La bellezza e il gusto del vivere

venerdì 21 maggio 2010
Bookmark and Share
Procedendo nel cammino, è sorta in me la domanda: ma perché devo contemplare la vita ? A quale scopo ?
Cosa c’è nella vita di così prezioso da doverle dedicare un così attento e accurato sguardo ?

La risposta che mi sono dato è stata: bellezza.
C’è bellezza nella nostra esistenza, ma non il classico concetto di bellezza al quale forse siamo abituati; c’è una bellezza più profonda, che nasce dentro di noi e che possiamo percepire solo col cuore e a cui il nostro cuore stesso anela da sempre.
La contemplazione, che abbiamo già messa nel nostro zaino, è lo strumento che ci aiuta ad aprire gli occhi (quelli del cuore), ci apre i polmoni e ci fa respirare in maniera più ampia, più lenta, ci fa sentire ogni nanosecondo del nostro prendere respiro, ce lo fa assaporare per intero, come quando si sorseggia lentamente una gustosa bevanda, ci si sofferma su uno splendido paesaggio, si ascolta ad occhi chiusi una dolce melodia o si bacia lentamente il proprio amato, sentendo completamente il leggero sfiorarsi delle labbra e il respiro dell’altro che si fa più denso e caldo.
La contemplazione significa saper cogliere il bello di una passeggiata, sentire il peso di ogni passo.
Nel libro dei Salmi (Sal 90,12) sta scritto:

“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla Sapienza del cuore”

è proprio vero che ci vuole tanta sapienza nel cuore per riuscire a sentire il peso, la portata, la pienezza, la bellezza di ogni giorno che si ha da vivere.
Non riuscire a cogliere gli attimi della vita significa non viverla o comunque non viverla pienamente; non arrivare al centro della nostra esistenza significa aver sbagliato tutto, significa mancare il bersaglio esistenziale in maniera clamorosa, significa non godersi appieno la gioia che è presente e che può essere raccolta.
Uno potrebbe pensare: ”Ed io che fino ad oggi non ho colto il bersaglio, che non penso che la vita sia un miracolo meraviglioso, che non vedo tutta questa bellezza e questa gioia da cogliere, e che però mi piacerebbe incontrare, sono ancora in tempo per mettermi in cammino verso la felicità ?”.
Assolutamente si ! Citando il film “Vanilla Sky”:

”Ogni minuto che passa è una buona occasione per rivoluzionare tutto completamente”

Non importa quanti anni abbiamo vissuto fino ad oggi e come li abbiamo vissuti, più importante è come intendiamo vivere oggi ed a partire da oggi; più importante è riuscire a entrare, anche solo per poco tempo, nel senso delle cose. Citando me stesso:

“Il senso della vita non è vivere a lungo ma vivere appieno, non è resistere al tempo che passa ma esistere nel tempo resta”
poiché del tempo che abbiamo a disposizione ci resta (e resta in eterno) solo quello che abbiamo vissuto davvero, il resto è sabbia che scivola via dalle nostre mani.
In conclusione, credo sia il caso di modificare la destinazione del nostro viaggio, non più dunque la contemplazione (che quindi è un mezzo ma non il fine), neppure la bellezza (anch’essa un mezzo) bensì il centro dell’esistenza, la pienezza.
Questa è la nuova meta fissata.
Come ci suggerisce la poesia di Henry David Thoreau:

"Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto"

(Aldo Li Volsi)



Se ti è piaciuto l'articolo, ISCRIVITI AL FEED per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

0 commenti:

Posta un commento