il Reddito di Cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, volta al superamento delle condizioni di difficoltà delle famiglie meno abbienti e alla promozione di percorsi di inclusione sociale, attraverso gli aiuti economici.
A Grumo Nevano imperversa la polemica su chi ha diritto al Reddito di cittadinanza.
A sollevare la questione sono stati tre consiglieri di opposizione che, nei giorni passati, hanno dichiarato:
"Il Reddito di cittadinanza doveva essere assegnato a tutti gli aventi diritto. L'Ambito 5 sbaglia e distribuisce le somme in dispregio alla legge e al regolamento"
Anche i maggiori siti di informazione locale si sono accodati a questa dichiarazione dei tre consiglieri e hanno avallato la loro tesi.
Secondo questi signori l'Amministrazione e il Direttore Generale hanno interpretato scorrettamente le leggi e i regolamenti di riferimento perché la legge regionale 2/2004 all'articolo 1 stabilisce inequivocabilmente che:
"La Regione Campania considera il reddito di cittadinanza una prestazione concernente un diritto sociale fondamentale."
Fin qui nulla di strano e fermandosi alla prima legge incontrata sulla nostra strada i tre consiglieri comunali e i peones al loro servizio avrebbero anche ragione.
Però, facendo una più attenta ricerca vediamo che la Giunta Regionale della Campania, con l'Allegato A della Delibera numero 705 del 2005, fornisce ai Comuni e agli Ambiti territoriali le indicazioni, gli indirizzi e i chiarimenti per una corretta ed uniforme applicazione del Reddito di Cittadinanza sul territorio regionale.
Nell'Allegato A della Delibera viene detto chiaramente che il Comune di residenza del nucleo beneficiario eroga mensilmente la somma di 350€ e che non è possibile variare o graduare questo contributo mensile.
Allegato A delibera regionale 705/2005 |
Capisco che questo tipo di attuazione del reddito di cittadinanza può non piacere e non essere condivisa, ma il Comune ovviamente deve rispettare tale modalità e regolamentazione.
Sicuramente non c'è stato nessuno sbaglio né dell'Amministrazione, né del Direttore Generale.
Stupisce come un consigliere comunale abbia dichiarato:
"Noi leggiamo semplicemente gli atti, cosa che probabilmente altri, nonostante lauti compensi professionali, non fanno o lo fanno in maniera superficiale visto i risultati negativi"
In realtà sembra proprio che chi prende lauti compensi si legga tutti gli atti, mentre alcuni Consiglieri, forse perché prendono modesti compensi, si fermano alla "prima taverna".
In sintesi per determinare il numero degli aventi diritto si divide la somma a disposizione per l'importo spettante (350€), si ottiene la quantità dei benefici da attribuire che vengono corrisposti secondo la graduatoria.
In sintesi per determinare il numero degli aventi diritto si divide la somma a disposizione per l'importo spettante (350€), si ottiene la quantità dei benefici da attribuire che vengono corrisposti secondo la graduatoria.
Appare anche risibile la scelta di criticare l'Amministrazione sul sociale, visto che è una delle politiche che meglio funzionano a Grumo Nevano.
Citiamo il centro anziani di Corso Cirillo, il centro anziani polivalente di via Cimmino, i lavori di Piazza Capasso che, una volta completati, daranno agli anziani un nuovo centro polivalente, senza dimenticare l'organizzazione annuale delle cure termali, il soggiorno climatico e le altre misure che sono in fase di realizzazione, come, ad esempio, il servizio navetta per il mercato.
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