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giovedì 14 ottobre 2010

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[L'ATTIMO FUGGENTE] L'uomo felice

giovedì 14 ottobre 2010
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Abbiamo fatto già parecchia strada e quando si fa molta strada e si fanno tante esperienze è utile ogni tanto soffermarsi  su quanto vissuto, lanciare uno sguardo indietro e  ridare al proprio cuore la forza e la sostanza acquisite lungo il cammino. Facciamo dunque un riepilogo dell’uomo che stiamo cercando di raggiungere, l’uomo felice e completo. Faremo questo ripercorrendo le varie tappe viste finora, naturalmente con il rimando al singolo articolo per l’apposito approfondimento.
Come è l’uomo che stiamo cercando ? Come è l’uomo felice ?

1. E’ un uomo che contempla
Contemplare è l’unico modo che abbiamo per vedere davvero gli attimi della vita che ci circondano, quelli invisibili, quelli nascosti dietro l’apparenza delle cose, quelli profondi e preziosi che richiedono, proprio per la loro profondità, che i nostri occhi scavino fino a scrutare ciò che gli altri guardano soltanto, ma senza vedere davvero.
2. E’ un uomo che cerca la bellezza e vuole giungere al succo della vita
Non riuscire a cogliere gli attimi della vita significa non viverla o comunque non viverla pienamente; non arrivare al centro della nostra esistenza significa aver sbagliato tutto, significa mancare il bersaglio esistenziale in maniera clamorosa, significa non godersi appieno la gioia che è presente e che può essere raccolta.
3. E’ un uomo concreto che va al centro delle cose
C’è un bersaglio da colpire in pieno, si chiama “la vita”. La mia vita. La tua vita. Non abbiamo molti colpi a disposizione, perciò leggiamo bene le istruzioni, prendiamo bene la mira.
4. E’ un uomo che si muove nella verità
Bisogna amare la verità per il solo fatto che è la verità, che non ci prende in giro, che ci tratta come persone mature. Dobbiamo desiderare di essere veri e dobbiamo cercare le cose autentiche: affetti sinceri, relazioni autentiche. Dobbiamo cercare la gioia vera.
5. E’ un uomo che ascolta nel silenzio
Il silenzio è necessario, è basilare, è predisposizione all’ascolto, e l’ascolto è il primo passo verso la comprensione di qualsiasi aspetto della vita. Chi non ascolta, è sordo. Chi è sordo, ha un handicap. Gli manca un pezzo per cogliere una parte dell’esistenza.
Non si può camminare nel nostro viaggio senza ascoltare, senza prestare la massima attenzione, senza fare silenzio.
6. E’ un uomo che si nutre di poesia
I nostri occhi si alimentano di ciò che vedono, le nostre orecchie si saziano di ciò che ascoltano, il nostro olfatto si abitua agli odori che annusa più spesso, e così via. E qual è il nutrimento che riceviamo ?
Qui si tratta di cibarsi di un nutrimento poetico, cioè di un nutrimento che non sia tanto basato sulla quantità quanto sulla qualità di ciò che diamo da mangiare al nostro cuore e ai nostri sensi.
7. E’ un uomo consapevole delle proprie fortune, un uomo che ringrazia
Durante il cammino possono capitare momenti di scoraggiamento, di tristezza, di fatica, di smarrimento. Ci si sente perduti, vuoti, aridi; questa situazione di aridità influisce negativamente sulla serenità e sul percorso che stiamo facendo, che ha tutt’altra direzione e meta.
Come affrontare questo inconveniente ?
8. E’ un uomo piantato nel presente
Il viaggio che stiamo facendo è troppo importante per concedersi distrazioni di qualsiasi tipo, per allungare il passo verso un tempo che ancora non c’è o indietreggiando il passo verso un tempo che già è stato. Il passo che dobbiamo avere nel nostro viaggio, invece, deve essere reale e coerente col tempo che stiamo vivendo, il presente. Oggi. Adesso. Bisogna concentrarsi bene su questo momento. Cosa stiamo facendo in questo particolare momento della nostra vita ? Cosa stiamo facendo adesso ?
9. E’ un uomo positivo, che affronta la vita a testa alta con fiducia
Perché essere ottimisti anche quando tutto va storto ? Perché essere ottimisti anche quando il lavoro è precario, il futuro ignoto, le città poco sicure, l’intero paese in crisi ? Perché essere ottimisti quando si vedono molti giovani affidare alle droghe e ad altri diversivi poco sani il loro tempo prezioso ? Perché pensare positivamente quando tutto o quasi della nostra vita ha colori, odori e sapori che non ci piacciono ?
10. E’ un uomo con grandi desideri e passioni
Parliamo della spinta essenziale verso la meta finale, parliamo di ciò che ci serve continuamente per non perdere forze, per non rallentare il passo, parliamo della benzina dell’anima e della volontà, parliamo del motore della nostra vita. Parliamo del desiderio.
11. E’ un uomo che si conosce, che sa i propri limiti e i propri talenti
Molto spesso non ci conosciamo bene o non ci conosciamo affatto e questo ci porta a fare scelte che non corrispondono esattamente a ciò che siamo o a ciò che vorremmo realmente.
12. E’ un uomo che ha lo spirito giovane e fresco dei bambini
Ma perché bisogna essere come bambini ? A cosa serve per il nostro viaggio ? E’ così necessario ? Ebbene si! Ci sono molte doti che dovremmo prendere in prestito, o meglio in dono, dai bambini.

(Aldo Li Volsi) 

E  Crescendo Impari

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,
come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affannosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
 e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffé al mattino e' un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
 che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
 di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
 che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
 e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi
e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,
 leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo
e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

(Anonimo)



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