Interessantissima ottava giornata di Serie A che propone una Lazio sempre più prima in classifica grazie ad un’altra buona prestazione con cui batte il Cagliari per 2-1 grazie ai gol di Floccari e Mauri. La squadra di Reja suscita ancora dubbi tra gli addetti ai lavori presso i quali c’è ancora molta cautela nel darle a tutti gli effetti il ruolo di protagonista per lo scudetto. Non sono solo i romanisti a pensare (e a sperare) che quello che stanno vivendo i biancocelesti sia soltanto un fuoco di paglia, destinato a spegnersi.
In realtà, se andiamo a considerare che la Lazio non ha impegni extra oltre al campionato (in coppa Italia giocheranno tra l’altro le riserve), se consideriamo che ha aggiunto ottimi giocatori ai già buoni elementi presenti lo scorso anno, che sta riuscendo a far giocare Zarate per la squadra e non più solo per sé stesso, che ha trovato in Floccari l’uomo capace di finalizzare le offensive imbastite da Mauri ed Hernanes, che ha recuperato a centrocampo un importantissimo Ledesma troppo a lungo rimasto fuori la scorsa stagione, considerando tutti questi fattori non si può pensare che l’exploit laziale sia un evento provvisorio e privo di logica calcistica. Sebbene in taluni frangenti sia stata fortunata, ha sinora meritato ampiamente la posizione che occupa e, a mio avviso, si candida prepotentemente per fare una grande stagione e a lottare per la zona Champions se non per lo scudetto stesso.
A questo punto vediamo come si sono comportate le altre pretendenti al titolo. Il Milan con una prestazione altalenante ma efficace ed aiutato da una follia di Pazienza che si è fatto espellere assai ingenuamente, ottiene una preziosa vittoria a Napoli (la quinta di fila in campionato), riscattando subito la serataccia di Madrid e offrendo speranze positive ai tifosi rossoneri.
L’Inter si ferma al terzo posto, o meglio viene fermata al terzo posto, da una Sampdoria tornata ai livelli della scorsa stagione che addirittura passa in vantaggio con Guberti e rischia più volte in contropiede di chiudere la partita, finchè il solito Eto’o la salva segnando il 15 gol stagionale con una straordinaria zampata su cross di un ottimo Coutinho. Alla fine pareggio giusto e buona prova per entrambe le squadre; nonostante questo stop casalingo, i nerazzuri restano secondo me la squadra da battere, devono solo recuperare molti infortunati e soprattutto uno Snejider sottotono e i gol di Milito.
Al quarto posto troviamo la sorpresa Chievo che batte allo scadere il Cesena ed ottiene punti preziosissimi per una salvezza che quest’anno si preannuncia agguerritissima; tutti questi punti fatti adesso saranno molto utili per il conteggio finale.
A seguire troviamo una Juventus che non riesce ad andare oltre lo 0-0 a Bologna a causa della sterilità offensiva delle sue punte (e si è fatto male anche Amauri), il Napoli che perde a testa alta contro il Milan, un Palermo che pare essersi smarrito e perde ancora a Udine dopo aver perduto contro il CSKA MOSCA in Europa League, la Sampdoria rinata di Di Carlo, la sorpresa Lecce che vince lo scontro salvezza contro il Brescia e il Genoa che nonostante i moltissimi assenti riesce a piegare un Catania mai domo. Risale infine la Fiorentina che batte il Bari facendo respirare ancora un po’ Mihajlovic mentre non riesce a vincere la Roma a Parma, fermata sullo 0-0. Nonostante Lazio, Milan e Inter abbiano accennato a distanziarsi dalle altre, la classifica appare ancora abbastanza corta da lasciar sperare Juventus, Palermo, Napoli e addirittura la Roma stessa, perché il campionato è ancora all’inizio e non sembra esserci una squadra nettamente superiore alle altre; per cui, viste le esperienze del recente passato e le grandi rimonte che abbiamo vissuto, nessuno si senta già tagliato fuori e nessuno si senta già al sicuro da clamorosi rientri in gioco dalle parti basse. Come sempre, i molti impegni, gli infortuni, la condizione fisica, gli episodi più o meno fortunati condizioneranno la stagione in positivo o negativo per cui non sempre basta avere una rosa di grande qualità, bisognerà tirare fuori altre doti e sperare che le riserve siano delle piacevoli sorprese.
(ALDO LI VOLSI)
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