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mercoledì 24 novembre 2010

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Sono forse io il custode di mio fratello ? Il confine sottile tra rispetto e ingerenza

mercoledì 24 novembre 2010
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Sono forse io il custode di mio fratello ?” - disse a suo tempo Caino rispondendo su dove fosse Abele. Sono passati più di cinquemila anni e ancora ci ritroviamo nelle stesse condizioni, con gli stessi problemi e soprattutto senza apparentemente aver fatto molti passi avanti da allora.
Siamo tutti insieme su questa terra per condividerne la bellezza e per arricchire la nostra esistenza di tutte le meraviglie contenute nella creazione. Eppure ci stiamo sempre più allontanando gli uni dagli altri riempiendoci di diffidenze, paure, timori, barricandoci dentro le nostre difese. E’ vero che sono le esperienze negative vissute personalmente o indirettamente ad incidere ed a condizionare i comportamenti ed i caratteri delle persone, però sono sempre di più gli uomini che vivono nella paura e agiscono costantemente in preda al panico, anche se non sempre se rendono conto.

giovedì 18 novembre 2010

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[EVANGELIUM VITAE] «Sono forse il guardiano di mio fratello?» (Gn 4,9): un'idea perversa di libertà

giovedì 18 novembre 2010
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Il panorama descritto chiede di essere conosciuto non soltanto nei fenomeni di morte che lo caratterizzano, ma anche nelle molteplici cause che lo determinano. La domanda del Signore «Che hai fatto?» (Gn 4, 10) sembra essere quasi un invito rivolto a Caino ad andare oltre la materialità del suo gesto omicida, per coglierne tutta la gravità nelle motivazioni che ne sono all'origine e nelle conseguenze che ne derivano.
Le scelte contro la vita nascono, talvolta, da situazioni difficili o addirittura drammatiche di profonda sofferenza, di solitudine, di totale mancanza di prospettive economiche, di depressione e di angoscia per il futuro. Tali circostanze possono attenuare anche notevolmente la responsabilità soggettiva e la conseguente colpevolezza di quanti compiono queste scelte in sé criminose. Tuttavia oggi il problema va ben al di là del pur doveroso riconoscimento di queste situazioni personali. Esso si pone anche sul piano culturale, sociale e politico, dove presenta il suo aspetto più sovversivo e conturbante nella tendenza, sempre più largamente condivisa, a interpretare i menzionati delitti contro la vita come legittime espressioni della libertà individuale, da riconoscere e proteggere come veri e propri diritti.

venerdì 5 novembre 2010

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[L'ATTIMO FUGGENTE] La dipendenza dall'apparire (parte prima)

venerdì 5 novembre 2010
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Un’altra dipendenza molto importante e molto diffusa nella società odierna è senza dubbio quella che fonda le sue radici nell’apparenza.
Credo sia banale e scontato rilevare che siamo tutti schiavi dell’apparire, basta guardarsi intorno e scoprire come ci adeguiamo alle mode di ogni tipo o ci inchiniamo a ciò che gli altri ci richiedono.
Perché l’apparenza è più importante della realtà ?
Tra le tante possibili risposte penso all’appartenenza ad un gruppo, alla competitività degli ambienti in cui viviamo, al giudizio che viene dall’esterno e contro cui ci dobbiamo difendere continuamente. Ci sono tantissime altre motivazioni che ci inducono a sottostare a questa schiavitù orrenda.

martedì 2 novembre 2010

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[CALCIO] Lazio in fuga. Inter e Juventus inseguono. Il punto sulla Nona di A.

martedì 2 novembre 2010
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 A questo punto è ufficiale, la Lazio è una delle pretendenti per lo scudetto 2010/2011 a tutti gli effetti.
L’ottima prova contro il Palermo, dove la squadra di Reja ha mostrato il piglio della grande, con personalità e concretezza, non può più fare pensare al fuoco di paglia o al caso. Sarebbe anche ingiusto togliere i meriti dei biancocelesti che stanno disputando un’ottimo avvio di stagione e, senza impegni europei, possono seriamente pensare in grande.