Ultimi Articoli

sabato 9 ottobre 2010

0

[L'ATTIMO FUGGENTE] Se non sarete come bambini...

sabato 9 ottobre 2010
Bookmark and Share

Poco tempo fa mi trovavo in un parco e, tra tanta gente, vi si trovavano anche tanti piccoli bambini che giocavano spensierati. Osservandoli mi sono reso conto di non aver mai parlato di uno di quegli aspetti che da molti è considerato il segreto della felicità, o almeno una buona parte di essa; perciò la tappa di oggi riguarderà l’essere come bambini.
Già Gesù nel Vangelo affermava che “se non sarete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli, poiché il Regno dei Cieli è per i bambini, è per chi è come loro”, e non essendo un tipo che spara affermazioni a caso, evidentemente aveva svelato un fattore importante per ogni essere umano.
Anche nel nostro viaggio verso la pienezza, la bellezza e la felicità non possiamo fare a meno di essere come bambini.
Ma perché bisogna essere come bambini ? A cosa serve per il nostro viaggio ? E’ così necessario ? Ebbene si! Andiamo insieme ad evidenziare il perché.
Ci sono molte doti che dovremmo prendere in prestito, o meglio in dono, dai bambini. Prendiamo la loro meraviglia.
Essi sono talmente nuovi al mondo, hanno occhi talmente puri che riescono a meravigliarsi di ciò che li circonda, essi osservano con occhi entusiasti e cercano la bellezza in maniera quasi innata.
Voi mi direte che è normale che essi abbiano nello sguardo quella purezza e quella capacità di meravigliarsi, dal momento che essi sono nel pieno della giovinezza e non si sono “contaminati” con la sporcizia e la malizia del mondo degli adulti.
Beh, questo è senz’altro vero, crescendo ci siamo scontrati con un mondo che è tutto l’opposto di una bella favola, sono cresciute le responsabilità, le difficoltà, le sofferenze; ma ciò vuol dire che le meraviglie forse non ci sono più ? Esse in realtà continuano esistere. Il problema è che crescendo abbiamo perso la capacità di crederle reali e ancora presenti nella nostra vita. Dobbiamo recuperare questa fede nelle meraviglie della vita!
Ma andiamo avanti, torniamo ai nostri bambini.
Che dire della loro sana incoscienza ?
L’incoscienza nella coscienza dei propri limiti. Sanno che c’è qualcuno che veglia sopra di loro, possono perciò permettersi di essere incoscienti. Essi sono consapevoli di essere piccoli e bisognosi, sanno bene che devono rispondere ai loro genitori, ma sanno anche che i loro genitori si prendono cura di loro. L’incoscienza che vivono quindi diventa puro affidamento.
Notate che ho parlato di “sana” incoscienza e non di sciocca irresponsabilità. Qui parliamo di affidarsi al fatto che siamo una piccola parte del mondo, pur se possiamo fare cose importanti e dobbiamo farle, non siamo soli e dobbiamo avere quell’affidamento che di solito hanno coloro che possiedono la Fede, ma che non è loro esclusiva proprietà.
Quando si ha questo affidamento, allora si comincia a vivere facendo un po’ meno calcoli e possedendo uno slancio in più verso la vita che è necessario se si vuole volare alti verso la meta che ci siamo fissati. 
Ancora. I bambini non guardano mai l’orologio (ammesso che l’abbiano al polso). L’eternità è dei bambini. Essi vivono in pieno il loro tempo. Si fermano solo quando sono stanchi, quando sono travolti dal sonno. Sfruttano al massimo ogni secondo che gli è concesso. Non sentono il tempo che passa, lo cavalcano con prepotenza e irruenza, con forza e freschezza sempre nuove.
Ancora. Il senso di stupore e della scoperta. La loro curiosità, la voglia di capire tutto.
Ancora. La semplicità di ragionamenti. La schiettezza e la sincerità. In essi non c’è inganno.
Ancora. L’allegria e la festosità, la poca serietà. I bambini non sono seri. Per loro la vita è un gioco. Quando è che siamo diventati seri ? A che età abbiamo smesso di affrontare la vita con leggerezza ? Quando ci siamo caricati i pesi del mondo completamente sulle nostre spalle ?
È chiaro che molte obiezioni si potrebbero fare ad ogni esempio da me fatto. È chiaro che si potrebbe essere totalmente in disaccordo. Sono punti di vista.
Io credo fermamente che per proseguire nel nostro cammino dobbiamo assolutamente recuperare lo spirito dei bambini.
Sia chiaro che non si tratta di tornare indietro, né si tratta di essere bambini nel senso più burlesco e infantile del termine; non si tratta di essere bambini, ma di avere il loro spirito, giovane, forte e senza tempo.
Forse non è facile, forse vi starete chiedendo se tutto ciò è possibile.
Si può ? Si deve !
Che lo spirito dei bambini sia con tutti noi e ci accompagni lungo il nostro cammino. Ci sarà molto utile per affrontarlo con semplicità, letizia e slancio.  

(Aldo Li Volsi)



Se ti è piaciuto l'articolo, ISCRIVITI AL FEED per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog! Per maggiori informazioni sui feed, clicca qui!


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

0 commenti:

Posta un commento