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domenica 4 luglio 2010

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[Calcio] Ho gufato contro l'Argentina: orazione contro Maradona

domenica 4 luglio 2010
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Non ho mai negato che Maradona sia stato una divinità del calcio. Gianni Brera  lo definì il "Divino Botolo" benedetto da Eupalla  la divinità del calcio.
Ho ancora negli occhi il più bel gol mai visto sui campi di calcio , quello contro l'Inghilterra quando partì con la palla al piedi da centrocampo ed evitando mezza squadra avversaria depose la palla in rete.
Rammento anche una punizione dalla traiettoria impossibile  contro la Juventus, mandò il pallone in rete e il portiere a sbattere sul palo.
Rammento anche il gol di mano contro l'Inghilterra, quello della mano di Dio, simbolo delle furbate e delle negatività.

Io non amo Maradona perché è una icona negativa, perché si drogava, era puttaniere, evadeva il fisco, era  cafone e spocchioso contro chi riteneva suoi nemici, mentre assumeva un atteggiamento affettuoso con baci ed abbracci verso i suoi amici. 
E questo non è forse tipico delle società primitive?
E poi  quel populismo da due lire, quell'invocare ogni momento l'amore verso i figli e la famiglia
E poi sappiamo tutti che la madre di Diego jr per farsi pagare quattro soldi di alimenti l'ha dovuto citare in giudizio.
Chi non è con lui è contro di lui.
Lo sanno bene Bianchi l'allenatore del Napoli fatto fuori perché pretendeva da lui un comportamento da atleta, lo  sanno bene  Cambiasso e Zanetti, che non sono stati convocati per il mondiale perché non lo hanno mai celebrato.
Poi prende per in giro  i napoletani, quando dichiara: "Voglio venire ad allenare il Napoli".
Lui sa benissimo che  non potrà mai allenare il Napoli, non può rimettere piede in Italia ed allenare, ha un procedimento esecutivo in corso, ha 20 milioni di euro di debiti con il fisco italiano. A suo tempo si fece pagare i premi partita off shore e fu beccato.
Forse qualcuno ha poca memoria delle frequentazioni a rischio di Diego.
E' il caso di rammentare quelle foto scattate insieme al boss Giuliano.
Ed infine l'ultima sceneggiata:  insulta il pubblico al termine della partita  mentre abbracciava la figlia Giannina. 
Dopo essersi staccato dalla ragazza, si è avvicinato alle tribune e ha risposto ai tifosi che lo fischiavano : "hijos de p...".
E non entro in valutazioni tecniche sulla preparazione della partita. 
Fare l'allenatore non vuol dire stare a bordo campo con in mano un rosario, vuol dire ben altro.
Dovrebbe andare a lezione dall'allenatore tedesco che non sarà un mito, ma il suo lavoro, per il quale è pagato, lo ha fatto bene. 
E meno male che la partita è finita così, c'erano i devoti a Santa Maradona che avevano già preparato le batterie di fuochi per celebrarne il trionfo.
Li conserveranno per un'altra occasione.  

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

non discuto il calciatore,non voglio essere paragonato ad un maradona qualsiasi.
ma personalmente il numera 10 sulla schiena di costui l'ho sempre ritenuto sbagliato,ilnumero 71 era ed è l'ideale.

Anonimo ha detto...

tifosa del napoli: perfettamente d'accordo con l'autore;il calciatore vale tantissimo - ma l'uomo nemmeno due lire.

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