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lunedì 21 giugno 2010

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[Cinema] Le notti blu cobalto del cinema italiano

lunedì 21 giugno 2010
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In questi giorni il cinema non è un luogo molto frequentato; gli incassi delle ultime due settimane sono stati davvero pessimi se confrontati anche solo con lo stesso periodo dell’anno scorso.
Sicuramente i mondiali influenzano la settima arte, ma non si può dire la stessa cosa del bel tempo, visto che ultimamente non è presente in nessuna parte d’Italia.
Sono uscite pellicole non molto interessanti, questo è da dire, ma ricordiamo che c’è comunque A-Team, il film ispirato alla nota serie televisiva degli anni ottanta che finalmente dopo quindici anni di gestazione (tra cambi di registi, di sceneggiatori e di attori) arriva al cinema.
Un film stroncato dalla critica americana e anche in gran parte dalla critica italiana, ma possiamo dire che la pellicola ha il pregio di divertire lo spettatore e di non farlo mai annoiare grazie agli effetti speciali di cui il film è pieno.
Ma il vero motivo per cui ho scritto questo articolo è quello di farvi conoscere un piccolo film italiano, "Una notte blu cobalto", uscito lo scorso week-end e annientato dal box office, con appena 27.000 € incassati nei primi tre giorni di programmazione.


Questo film vede l’esordio alla regia di Daniele Gangemi ed ha vinto il prestigioso Platinum REMI Award come Miglior Opera Prima al Worldfest di Houston.
La storia vede protagonista Dino Malaspina, interpretato da un sorprendente Corrado Fortuna, che da un po’ di tempo vede la sua vita appannata a causa della rottura con la fidanzata Valeria (Regina Orioli).
Dino passa le sue giornata a ricordarsi di lei, a rivivere nella sua testa tutti i momenti belli che hanno passato insieme, diventati indimenticabili e quindi scolpiti nel cuore indelebilmente.
Tutto questo sembra destinato a cambiare quando una sera, girando a piedi nella sua amata Catania, si imbatte in una strana pizzeria: la Blu Cobalto, che sta cercando del personale per portare le pizze. 
Dino decide quindi di imbarcarsi in questa nuova avventura, diventando un portapizza nel giro di pochi minuti.
Quella notte si troverà davanti a situazioni e a personaggi strani, che lo aiuteranno in qualche modo a dare la svolta alla sua vita che stava cercando.
Il film è impreziosito dalla straordinaria partecipazione di Alessandro Haber, uno dei più bravi attori italiani viventi, che spesso e volentieri partecipa alle opere prime dei registi più promettenti.
La pellicola, da vedere assolutamente, è stata quindi pesantemente penalizzata dall’orrenda distribuzione che decide di non puntare su un film come questo, lontano da qualsiasi legame con i tipici film italiani di oggi (i cinepanettoni e i cinecocomeri, ma anche le cinecolombe che sono una novità di quest’anno), difetto che ha anche penalizzato l’ultimo film di Luchetti, "La nostra vita", in concorso all’ultimo Festival di Cannes che ha dato la possibilità al nostro Elio Germano di portarsi a casa il meritatissimo premio di miglior attore della Kermesse.
Il cinema italiano non è morto, è vivo e vegeto e ci regala ancora opere di rara bellezza.

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