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venerdì 25 giugno 2010

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[Calcio] ITALIA, I MOTIVI DI UNA FIGURACCIA MONDIALE.

venerdì 25 giugno 2010
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E' il 25 Giugno 2010 e l'Italia è già fuori dai Mondiali. Un pò troppo presto per una nazione in cui si mangia pane e calcio ventiquattro ore al giorno e in cui si crede d'aver il campionato più bello e difficile, quanto meno a livello tattico se non sul piano spettacolare. Un pò troppo presto per una squadra che si è aggiudicata ben quattro volte la coppa e che si presentava in Sudafrica da Campione del mondo in carica. Un pò troppo presto considerando un girone composto da Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia, probabilmente il più fortunato dei sorteggi. Come è potuta accadere dunque una simile disfatta ?
Lippi, al termine della pesante sconfitta di ieri contro la Slovacchia, non ci ha girato troppo intorno e non si è arrampicato sugli specchi (e come avrebbe potuto farlo) ammettendo le proprie colpe. Mettendo così presto le mani avanti ha placato le rabbiose polemiche scaturite dalla enorme delusione dalla sua squadra provocata.
Ma andiamo a cercare di analizzare le possibili motivazioni di una così brutta figuraccia.
Punto primo. Il gruppo. Lippi ci ha sempre e ripetutamente propinato la storiella del gruppo . In questo modo ha evitato esplicitamente alcuni giocatori di talento che gli stavano antipatici e che secondo lui non potevano fare gruppo, quali Miccoli, Balotelli e Cassano. Ebbene, intanto cominciamo col dire che con la Nazionale è difficile creare un gruppo perchè i giocatori non si allenano tutti i giorni assieme ma si ritrovano insieme solo per pochi giorni poche volte l'anno. Difficile creare uno schema o provare tatticismi. Quasi nessuna squadra lo fa, Brasile Argentina Uruguay Spagna ad esempio si affidano ai loro migliori talenti per risolvere le partite e finora non hanno mostrato un gran gioco. Ciò premesso, ammettiamo che sia possibile formare un gruppo, Lippi ha totalmente fallito nel suo intento, difatti i giocatori italiani non solo non sembravano uniti in campo ma neppure parevano giocare con un briciolo di sintonia nei movimenti. Spaesati e poco propensi ad aiutarsi in campo. Non proprio un bel gruppo.
Punto secondo. Lippi ha preferito puntare su giocatori di sacrificio dai piedi poco tecnici (per non dire scarsi) come Iaquinta e Pepe piuttosto che su giocatori dai piedi buoni come Cassano, Giuseppe Rossi, Miccoli e via discorrendo. Il problema è che non stiamo partecipando ad un Mondiale di Atletica ma di Calcio e al gioco del Pallone servono piedi buoni e creatività, non solo corsa.
Punto terzo. In due anni di gestione Lippi non è riuscito a creare una formazione stabile e fissa e a far rendere al meglio i propri giocatori. Già c'erano stati diversi sintomi nelle amichevoli precedenti e nella Confederation Cup. In queste prime tre partite ha cambiato spessissimo formazione e soprattutto ha messo i giocatori fuori ruolo. Marchisio non è mai stato un trequartista, Di Natale ha giocato sulla fascia nell'Udinese ma rende meglio come seconda punta, tanto per fare qualche esempio. In più ha insistito su alcuni giocatori come Criscito, Pepe e Iaquinta mentre si è visto molto bene come Quagliarella e Maggio fossero molto più in forma. Eppure lui che è il selezionatore della Nazionale non se ne era accorto.
Ci sarebbe tanti e tanti altri motivi che si potrebbero analizzare, come ad esempio le stesse parole di Lippi che ieri in conferenza stampa ha ribadito più volte che non pensava di vincere ma almeno superare il turno; beh, se non pensava di vincere era meglio che non partecipava, con questa mentalità di certo non si caricano giocatori già peraltro appagati. 
Per concludere vorrei soffermarmi sulla cosa peggiore di tutte che a mio avviso è la vera tristezza di questo mondiale. Non è tanto la sconfitta, perchè perdere si può perdere anche contro squadre assai inferiori. Nel calcio, si sa, può accadere di tutto.
Il punto è COME ABBIAMO PERSO. Non c'è stato gioco, niente azioni, pochissimi tiri in porta, poca voglia, poca corsa, pochi fraseggi, pochi contrasti, pochi cross, poche giocate sopraffine. Arrivare ultimi nel girone sotto anche la Nuova Zelanda ci può anche stare, ma arrivarci giocando così mediocremente e con così poca dignità, questo non è da italiani.
Lippi e Buffon possono anche continuare a pensare che in Italia non ci fossero altri giocatori da convocare e che meglio di così non si potesse fare.
Io credo che nel calcio, oltre alle qualità tecniche, ci voglia passione concentrazione e voglia di vincere dando il massimo. Forse convocare gran parte dei già titolati e invecchiati giocatori di Berlino 2006 non è stata una grande idea. Forse richiamare lo stesso allenatore non è stata una grande idea. Con gente meno appagata e più vogliosa di vincere, forse avremmo visto un altro mondiale. Probabilmente non avremmo vinto ugualmente, ma almeno saremmo tornati a casa con la dignità. Dignità che Lippi ha tolto, sportivamente parlando, a tutti i tifosi della Nazionale.



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1 commenti:

Anonimo ha detto...

ci sono un sacco di cose molto piu' importanti delle quali preoccuparsi. per esempio il pozzo saltato che non si riesce piu' a tappare. pare che il petrolio sia il male minore. jahira

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